Con il cosiddetto “Decreto milleproroghe” (“Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 202, recante disposizioni urgenti in materia di termini normativi”), approvato in via definitiva da Camera e Senato il 20 febbraio 2025, sono state introdotte importanti novità che vanno a coinvolgere anche la normativa in materia di disabilità.
La Legge Delega sulla disabilità ( legge delega 227/2021 attuata dal d. lgs. 3 maggio 2024 n. 62 ) , che si propone lo scopo di rimuovere gli ostacoli ed attivare sostegni utili ad esercitare le libertà e i diritti civili e sociali nei vari contesti di vita, viene toccata da questo nuovo provvedimento.
Brevemente la Legge Delega, tra le principali misure, prevede:
una nuova definizione di disabilità;
- la valutazione di base;
- l’accomodamento ragionevole;
- il progetto di vita individuale;
- la libertà di scelta sul luogo di abitazione e la continuità dei sostegni;
- l’unità di valutazione multidimensionale e la valutazione multidimensionale;
- il Fondo per l’implementazione dei progetti di vita;
- l’utilizzo del Fascicolo Sanitario Elettronico e del SIUSS per il riconoscimento di prestazioni assistenziali e previdenziali.
Il “Decreto milleproroghe” modifica quindi:
- Gli articoli 9, 12, 33, 35, 39 e 40 del Decreto 62/2024 per adattarsi alle nuove scadenze e disposizioni.
- L’estensione della sperimentazione: riguardante inizialmente le province di Brescia, Catanzaro, Firenze, Frosinone, Forlì-Cesena, Salerno, Trieste e Sassari, sarà estesa ad altre province italiane ossia: Matera, Palermo, Teramo, Vicenza, Trento, Alessandria, Lecce, Isernia, Genova, Macerata e la provincia di Aosta.
- La durata della sperimentazione: verrà estesa a 24 mesi anziché 12, offrendo quindi un periodo più lungo per testare e implementare le nuove disposizioni.
- Il posticipo di scadenze: alcune scadenze vengono posticipate di un anno, tra cui quella relativa al passaggio della competenza esclusiva per l’accertamento della condizione di disabilità all’INPS, che si baserà sull’ICD e sull’ICF.
- Il riconoscimento dei diritti: si prevede che vengano mantenuti i diritti, i servizi e le prestazioni, anche monetarie, per coloro il cui accertamento sia avvenuto entro il 1° gennaio 2027.
- Le date di applicazione: la data di inizio delle disposizioni contenute in vari articoli del decreto legislativo 62/2024, tra cui quelli relativi ai diritti, ai servizi e alle prestazioni per le persone con disabilità, verrà posticipata dal 1° gennaio 2026 al 1° gennaio 2027. Inoltre, le abrogazioni previste dall’articolo 39 del decreto avranno effetto dal 1° gennaio 2026.
- La Segreteria tecnica di supporto: verrà istituita una segreteria tecnica che affiancherà il Ministero per monitorare l’attuazione della riforma in materia di disabilità, il programma di azione e la direttiva UE 2024/2841, che istituisce la Carta europea della disabilità e il contrassegno europeo di parcheggio. La segreteria garantirà l’assistenza ai territori coinvolti nell’attuazione della riforma e si occuperà della gestione dei rapporti con l’Autorità Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, con un finanziamento di 900.000 euro per l’anno 2027.
Molte associazioni che si occupano di disabilità hanno mosso diverse perplessità rispetto a questi ultimi sviluppi, dovute soprattutto alla mancanza di comunicazione da parte della Ministra Locatelli rispetto all’intenzione di ritardare l’entrata in vigore di norme in grado di garantire la libertà di scelta delle persone con disabilità.
Tra tutti riportiamo il comunicato “Adesso basta! Senza Riforma sulla disabilità non c’è futuro” scritto da: