Riportiamo di seguito il racconto del nostro socio fondatore Giovanni Graziuso, che ringraziamo infinitamente per la disponibilità a raccontarci la sua esperienza di padre, al fine di aiutare altri familiari verso una visione del Dopo di noi più chiara e fattibile:
“Voglio raccontarvi il viaggio, mio e di mia moglie Lucia, nella progettazione del futuro di nostra figlia Giuliana e di come siamo arrivati a prender parte alla costruzione di Fondazione Oggi e Domani.
Dopo aver affrontato il percorso scolastico di Giuliana, l’abbiamo iscritta al Servizio di Integrazione Lavorativa (SIL) dell’Ulss 6 che ha attivato per lei, un tirocinio di inclusione sociale. Durante questa esperienza il SIL ha coinvolto i familiari nella partecipazione a incontri dedicati per discutere di temi importanti per i nostri figli, quali sessualità, lavoro, relazioni sociali e amministrazione di sostegno. Questi momenti ci hanno permesso di condividere esperienze comuni e di imparare lezioni di vita preziose.
Il SIL ha poi proposto a 7 famiglie di iscrivere i propri figli e figlie in un progetto di autonomia abitativa. Affrontare il compito di spiegare a Giuliana l’importanza di questa opportunità è stato un passo coraggioso. L’abbiamo fatto perché spesso le persone con disabilità si abituano a trascorrere la vita in casa, affidandosi completamente ai genitori per ogni esigenza e perché quello non era il futuro che volevamo per lei.
Giuliana e le altre persone coinvolte, hanno iniziato a condividere un appartamento, intraprendendo un percorso di autonomia di tre anni guidato dal lavoro di educatori esperti. La nostra è stata una delle prime esperienze del genere, infatti, risale a circa dieci anni fa, quando ancora non c’erano pratiche consolidate da seguire.
Durante questi tre anni, Giuliana ha gradualmente aumentato il numero di giornate e notti trascorse nell’appartamento e con esse anche le sue capacità quotidiane, apprendendo molte autonomie importanti, quali collaborare per preparare il pranzo, occuparsi delle pulizie, stirare, fare la spesa insieme alle altre 4 coinquiline rimaste. La quotidianità, tuttavia, è fatta anche e soprattutto di relazioni e gli educatori sono stati fondamentali in questo; aiutando le ragazze a convivere, facendo diventare amicizie le loro iniziali conflittualità, insegnando loro a convivere con i pregi e i difetti di tutte.
Alla fine di questo triennio ci siamo posti una domanda difficile: “E adesso? Buttiamo via tutto questo lavoro?”. Ci siamo risposti che non potevamo né dovevamo farlo. Oggi Giuliana vive in un gruppo appartamento gestito da un ente del terzo settore del territorio rafforzando quotidianamente le competenze acquisite.
Nonostante il distacco sia stata la sfida più ardua, ci confrontiamo con una Giuliana diversa, che ci spinge a riflettere e affrontare nuove sfide. Siamo cresciuti insieme a lei e possiamo affermare con soddisfazione che la scelta fatta è stata la migliore. Il percorso è ancora lungo, ma oggi lo affrontiamo con una prospettiva di crescita continua.
Abbiamo contribuito a costituire Fondazione Oggi e Domani perché la progettazione del Dopo di noi non finisce con l’autonomia abitativa e perché si rende necessario potersi affidare ad un ente che possa dare risposte sul futuro di nostra figlia a 360 gradi, considerando anche ulteriori ambiti complessi come la protezione giuridica ed economico-patrimoniale.”
Giovanni Graziuso – socio fondatore di Fondazione Oggi e Domani